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Segheria mobile- opportunità o spesa?

Segheria mobile, opportunità o spesa?
Ormai molte persone mi chiedono consigli sulle segherie mobili perché, non essendo un rivenditore, sanno che il mio giudizio è basato sull’esperienza e la condivisione con i colleghi.
Per prima cosa bisogna partire dalla distinzione di segheria mobile e supporto da motosega ( alaskan mill o una guida come beam machine)
La prima è una segheria vera e propria dotata di binari sui quali scorre e si muove un corpo tagliente che va a tagliare il tronco, opportunamente fissato, in senso longitudinale. Tale corpo tagliente può essere costituito da un nastro ( la classica bindella), da una catena simile a quella della motosega, o da un disco.
La seconda scelta è un supporto per motosega che guida la motosega mantenendola in linea. Queste possono essere semplici come una beam machine o più costose come una alaskan mill.
Data questa premessa bisogna valutare a cosa servono le varie macchine e il reale costo in funzione di cosa si deve fare.
Partendo dalle bindelle, la prima considerazione da fare è il fatto che sia realmente una segheria mobile, ovvero che sia realmente carrellabile in Italia. La scelta migliore dal mio punto di vista è di una macchina che sia dotata in partenza già del suo carrello che permetta di essere attaccata al gancio traino della propria vettura ed essere già pronta all’uso. La seconda considerazione da fare è il diametro che solitamente andiamo a segare. Se abitualmente maneggio tronchi di 50 cm di diametro una bindella da 100 cm risulta totalmente inutile. Idem per l’opposto, se solitamente si incontrano tronchi da 100 cm una segheria da 50 cm risulterà inappropriata. Il terzo e fondamentale parametro di scelta è la possibilità o meno di avere caricatore e giratronchi. Bisogna innanzitutto considerare il diametro e lunghezza medi. Se solitamente si segano tronchi da 40 di diametro per 2,5 mt la cosa importante è il sistema di carico perché la rotazione sopra alla macchina serà di semplice esecuzione, al contrario se si maneggiano tronchi da 90 per la stessa lunghezza bisogna ragionare anche sulla possibilità di girare il tronco in maniera idraulica. Tale operazione può essere spesso risolta con l’uso di una piccola gru su autocarro, una gru montata sul carrello della segheria o un caricatore e giratronchi idraulico montato sulla segheria. In funzione della spesa che si può effettuare si può valutare il da farsi.
Personalmente ho scelto una segheria da 60 cm di diametro senza alcun accessorio ( la Woodland Mill ) perché trovo inutile per me spendere più di € 4000 per una macchina che deve realizzare piccole assi. Dal momento che non lavoro mai solo, se ho bisogno di un aiuto nel carico e nel girare il tronco mi affido al collega che può manovrare la gru del furgone.
Una segheria più grande la trovo personalmente dispendiosa perché il prezzo di acquisto aumenta molto e la resa è decisamente minore di una segheria fissa che, considerando trasporto, usura, manutenzione e riparo, risulta più economica.
Una cosa fondamentale da valutare è anche lo spessore di taglio che solitamente si aggira sui 2,5mm.
Sempre nel gruppo delle segherie si trovano quelle che scorrono su binari ma che hanno il corpo tagliente simile a quello di una motosega. Qui il mercato offre molte soluzioni secondo me, che offrono parecchie criticità. Il problema del tagliente è che si necessita di un motore molto potente e per questo una motosega risulta spesso troppo sfruttata. La resistenza all’avanzamento è alta data dagli attriti soprattutto perché la motosega non è stata studiata per tale operazione, e quindi si opta per le massime cilindrate che ovviamente hanno un costo non indifferente. ( una stihl ms 880 ha un costo indicativo di € 1800 iva inclusa). Tale mancanza di potenza si traduce in scarsa produttività e quindi maggior tempo per effettuare il taglio. Il secondo problema è lo spessore del taglio che solitamente si aggira attorno agli 8 mm. Una difficolt che ho riscontrato che non tutti i binari hanno una marcatura CE che li rende non conformi all’utilizzo in Italia. La difficoltà nel settaggio e nella movimentazione del tronco risultano l’ultimo scoglio non indifferente da superare. Da tutte queste considerazioni sono giunto alla conclusione di acquistare una segheria molto grande,con un motore da almeno 20 CV e che mi permetta di lasciare il tronco a terra. Tale scelta è data dal fatto che se devo segare un tronco con una catena da motosega devo essere più efficiente di una segheria fissa, non devo sforzare troppo macchine non studiate per tale lavoro e devo aver meno scarto possibile. Se mi mettessi a segare un tronco di 110 cm con la motosega, in tavole di 8 cm di spessore dovrei tenere conto che, rispetta ad una bindella o una segheria fissa, una tavola intera la butterei in segatura!!! Quindi se devo scegliere questa opzione deve essere una misura altrimenti non segabile.
Il terzo sistema di segheria mobile è quella su disco. Tale opzione permette di avere già assi e travi rifilati e perfettamente squadrati. Questa opzione validissima per chi deve produrre materiale da lavoro. Io ho optato per tale scelta per aiutare il cliente ad avere un prodotto già lavorabile ed avere la maggior resa in termini di tempo e risultato.
Nel secondo gruppo ci sono le guide per la motosega. La più comune è la alaskan mill, ovvero una dima che permette di appoggiare una parte di metallo sul piano appena tagliato o su un altro suporto per seguire tale linea. Gli accessori sono molteplici, dal piccolo verricello per aiutare l’avanzamento, alla seconda maniglia posta sulla punta. Per tali dime sono state studiate poi barre particolari per risolvere il problema della poca potenza, che permettono di utilizzare due corpi motore. Per tale operazione è preferibile scegliere due macchine con potenze differenti in maniera di non sovrastimolare il motore. Tali sistemi sono molto versatili sorattutto per la loro trasportabilità, poco efficienti e poco performanti. L’equilibrio perfetto che si deve creare tra dima, barra, catena, motore ed operatore sono importantissimi e la scelta dei pezzi di fondamentale importanza. La barra è una cosa fondamentale al apri della catena e deve essere molto rigida, e purtroppo in Italia il commercio di tali attrezzi è molto limitato se non addirittura assente. L’unica via è il mercato online e per questo consiglio https://www.chainsawbars.co.uk/ In tale sito si possono costruire i propri modelli in funzione delle proprie esigenze che sottolineo, devono essere di poca produzione per la scarsa performance.
Se devo semplicemente squadrare o ricavare qualcosa un attrezzo molto interessante, che con dovuti accorgimenti e modifiche potrebbe diventare una sorta di segheria mobile per motosega, è la beam machine. Tale attrezzo costa molto poco ( solamente 100 euro!!) e permette di fissare qualsiasi barra di motosega su questo attrezzo che scorre su di una tavola di legno comunissima, fissata al tronco. La guida più semplice che io abbia mai trovato in commercio. L’ho trovata molto versatile sia per la squadratura che in carpenteria del legno.
Detto questo la domanda da farsi è: Cosa devo fare con una segheria o una guida?
• Sego raramente tronchi di piccole dimensioni. Personalmente opterei per una beam machine perché per poca roba perdo più tempo visto che altrimenti non ammortizzerei mai la spesa.
• Sego spesso tronchi di vario diametro fino ai 60 di diametro e possiedo un furgoncino con gru. Scelgo una Woodland Mill, costa poco, taglia bene ed il rivenditore è in Italia!
• Sego spesso tronchi e voglio fare produzione. Scelgo una macchina robusta, molto accessoriata e con un’assistenza post vendita italiana, la woodmizer è la scelta preferita. Un’ottima macchina, precisa ed efficiente, con la possibilità di avere tutti gli optional necessari per essere produttivi pur essendo mobili.
• Sego a volte tronchi notevoli. Il mio personale consiglio è di affidarsi ad una segheria del luogo perché l’investimento non vale il risultato ma se proprio voglio farlo, opto per un’alaskan mill.
• Sego spesso tronchi notevoli. Scelgo una segheria a catena su binario con tronco a terra ed un motore molto potente
• Sego per produrre assi da lavoro. Una segheria a disco sarà la scelta del caso.
Tutte le altre opzioni, dai miei confronti con altri colleghi, risultano più onerose della resa.
 
Il Consorzio forestale legno locale è di fatto una delle più innovative realtà in campo di segherie mobili ed economia circolare, con loro infatti siamo in grado di offrire tutte le soluzioni possibili per la segagione sul posto, dalla piccola Milly, alla più grande Lucas che sega fino a 195 cm di diametro, alla più innovativa circolare che realizza rifilati o l'accessorio indispensabile per chi lavora grandi formati ovvero la pialla che finisce perfettamente tutte le misure possibili!!! 
 
Info, preventivi o soluzioni adottabili sul sito del "Ragno Rosso- Tommaso Zulato" o del Consorzio Forestale Legno Locale !!!!
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